lunedì 1 ottobre 2007

MySpace e i Marines

Mio figlio di 4 anni usa nel proprio linguaggio frasi tipo "guardalo su www.rai.it".
La cosa non mi impressiona più di tanto visto che è nato con Internet. Per lui sarà normale e scontata l'esistenza di Internet come per me lo è quella della stampa o del telefono.
La cosa se mai più interessante è capire che conseguenze avrà questo sul suo modo di relazionarsi al mondo.

E' stata pubblicata una ricerca della Marina Americana (i Marines per intenderci) che ha cercato di utilizzare MySpace come piattaforma per reclutare nuove leve (chi abbia visto "fahrenheit 9/11 " ha idea di cosa significhi il reclutamento per l'esercito USA).
I risultati sono interessanti. Tra questi la necessità di comprendere un linguaggio definito "alieno"


Il ragazzo tipo di oggi è sempre stato online e non ha mai conosciuto un mondo senza telefoni digitali, considera le community un momento di aggregazione sociale positivo, è abituato a continui elogi e non a scontri diretti e anche il rapporto in famiglia è mutato e non lo stimola al conflitto e alla fuga. Tutto questo però non facilita il lavoro per chi deve reclutare per l'esercito e quindi per una organizzazione fortemente gerarchica e che soprattutto necessita di un "nemico".

Il risultato diretto di tutto questo è l'idea che l'esercito stesso possa adeguarsi, individuando modelli di community e socializzazione all'interno della struttura militare, ricreando cioè le caratteristiche del Social Network. Un esercito MySpace, e questo, se verrà attuato, è senz'altro uno degli aspetti più radicali della modifica del mondo reale da parte di quello virtuale.

Link utili:
Articolo di wired
Il power point della ricerca

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sarebbe fantastico se il mondo virtuale potesse "plasmare" quello reale al punto da non avere più BISOGNO di eserciti perchè si fosse giunti a non conoscere più la parola "nemico"...

Anonimo ha detto...

Interesting to know.