Un governo che mette al bando una tecnologia non sa cos'è la tecnologia. Le tecnologie muoiono da sole, non c'è bisogno di ucciderle a meno che non vi sia un motivo veramente valido.
Ma nel caso del ministro Gentiloni la questione è ancora peggio. Uccidere l'analogico non ha altra motivazione che spingere il Digitale Terrestre (DTT), una tecnologia nata morta, che non trova spazio se non a colpi di normativa.
Spendiamo un mare di soldi (aumento in Finanziaria del 50 per cento - da 40 a 60 milioni - del fondo a sostegno della transizione al digitale) per promuovere un formato che non ha alcun futuro.
Ecco il testo previsto:
"Le tecnologie di trasmissione radiotelevisiva digitale devono essere utilizzate al fine di garantire i medesimi diritti e capacità degli utenti del servizio radiotelevisivo rispetto alle tecnologie di trasmissione analogica, in particolare con riferimento alla fruizione dei contenuti in luoghi tempi e apparecchiature scelti dall'utente stesso. Le direttive emanate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera b) n. 2 della legge 31 luglio 1997, n. 249 individuano le modalità intese ad assicurare l'applicazione del principio di cui al presente articolo".
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