giovedì 27 settembre 2007

Amazon vara lo shop mp3

Dopo una lunga attesa, il più luminoso simbolo dell’e-commerce mondiale ha varato il suo jukebox musicale.

Vai al sito amazon MP3

mercoledì 26 settembre 2007

I consigli comunali, il pubblico e il podcast

Grillo porta il pubblico nei consigli comunali e l'effetto si sente.
A Torino il sindaco Chiamparino dice: "Ben vengano: da quando son morti gli Arneodo (anziana coppia di fratello e sorella, sempre presenti in Sala Rossa, n.d.r) non c'è mai nessuno."
I consigli comunali di comuni sopra un certo numero di abitanti dovrebbero essere obbligatoriamente on line. Basta poco: registrare il consiglio e pubblicarlo su un podcast in un tempo ragionevole. Il costo può essere irrisorio e l'effetto molto benefico e forse per molti cittadini potrebbe essere un'ottima iniezione di fiducia.

martedì 25 settembre 2007

Riforma fondi strutturali europei 2007-2013

La riforma dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013 è incentrata sulle priorità di Lisbona e Goteborg - occupazione, ricerca, innovazione, sviluppo sostenibile - ed è caratterizzata da molte novità. Innanzi tutto, i fondi strutturali saranno tutti riconducibili non più a sei, ma a tre obiettivi. Poi sarà rafforzato il principio del partenariato: gli attori sociali ed economici, le organizzazioni ambientaliste e quelle del terzo settore potranno decidere, insieme alle autorità locali, in che modo e in quale misura impiegare le risorse comunitarie.

I tre nuovi obiettivi saranno: "Convergenza e competitività", "Competitività regionale e occupazionale" e "Cooperazione territoriale europea".

1) Convergenza e competitività. Questo obiettivo, relativo alle necessità di colmare il divario tra i livelli di sviluppo delle diverse aree, sostituirà l’attuale "Obiettivo 1", diventando ancor più rilevante, dopo l’allargamento, ed essendo proclamato anche all’interno dello stesso Trattato Ue.

Esso interesserà le regioni caratterizzate da un Prodotto interno lordo (Pil) inferiore al 75% della media europea. Rientrano in tale fattispecie Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Per la Basilicata, invece, si applicano le misure "phasing out", destinate alle regioni che superano tale soglia non per meriti propri, ma semplicemente a causa del fatto che l’allargamento dell’Ue ha provocato un abbassamento della media del Pil ("effetto statistico").

I fondi che rientrano in questo obiettivo sono il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ed il Fondo sociale europeo (Fse).

All’obiettivo è destinato il 78% delle risorse disponibili, pari a 262 miliardi di euro.

2) Competitività regionale e occupazionale. Questo obiettivo riguarda la capacità di fronteggiare le nuove sfide, legate ai cambiamenti in atto, come ad esempio la globalizzazione del commercio, la transizione verso un’economia della conoscenza, l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dell’immigrazione, la carenza di manodopera in settori strategici, i problemi di inserimento sociale.

Esso interessa tutte le regioni che prima rientravano negli obiettivi 2 e 3, oltre a quelle uscite dall’Obiettivo 1 per meriti propri, come la Sardegna. A quest’ultima verranno applicate le misure previste per le regioni in una situazione di "phasing in", concedendole un sostegno finanziario degressivo fino al 2013.

I fondi che rientrano i questo obiettivo sono il Fesr e l’Fse.

A questo obiettivo è destinato il 18% delle risorse disponibili, pari a 60 miliardi di euro.

3) "Cooperazione territoriale europea". Col terzo obiettivo si intende raggiungere un alto livello di integrazione "armoniosa" ed equilibrata sul territorio dell’Unione, attraverso la cooperazione transnazionale e interregionale.

Sono interessate all’obiettivo tutte le regioni. Il fondo di riferimento è solamente il Fesr.

A questo obiettivo è destinato il 4% delle risorse disponibili, pari a 14 miliardi di euro.

Sicurezza nelle PMI


La stragrande maggioranza delle Pmi europee non è adeguatamente protetta dalle minacce alla sicurezza informatica. E soprattutto c'è un problema di percezione, in quanto esiste un certo distacco tra il livello di salvaguardia avvertito e quello reale: dipendenti che ammettono di navigare sul web per scopi non legati al lavoro per massimo 2 ore e mezza la settimana, mentre i responsabili IT dichiarano che le ore sono almeno 4; addetti alla sicurezza IT aziendale che considerano la propria società al riparo da ogni pericolo e poi ammettono che l'unica dotazione di sicurezza è costituita da firewall e antivirus o poco di più, senza contare che quasi nulla protegge l'azienda dai rischi di file sharing P2P o dalle fughe di informazioni generate all'interno.

Leggi l'articolo completo dal Sole 24 Ore

Incominciamo

Mi capita sempre più spesso di inoltrare notizie, messaggi, suggerimenti sul mondo IT a colleghi amici e conoscenti. Così mi sono detto... perché non fare un semplce blog che segnali le notizie?
Inoltre potremo discuterle e tenerne memoria...
Bene, fin qui tutto bene, ora devo però ricordarmi di pubblicarle.